martedì 24 novembre 2009
THE FUZZTONES - LYSERGIC EMANATIONS
Anni '80, verso la metà.
Dalle tombe di fumosi cimiteri di collina si levano cadaveri malintenzionati ad uno ad uno.
Hanno chitarre Vox o Mosrite, qualche Rickenbacker per i più tardi, amplificatori valvolari e sembrano usciti da un incubo in Sunset Strip o direttamente dalla Valle delle Bambole.
Poi c'è questo Tim Warren, un pazzo scatenato, che ha un'etichetta, la Crypt Records, con la quale sciorna 7 compilation chiamate "Back from the Grave", dove raccoglie per l'appunto i vagiti mortali di questi cadaveri seppelliti dal tempo.
Finalmente nei negozi di dischi si riesce a ritrovare qualche capolavoro rimasto oggetto di culto per pochi fortunati e/o viaggiatori.
Il primo LP dei 13th Floor Elevators, ad esempio, la Messa Lisergica di Roky Erickson & Tommy Hall, su cui farò un post a parte.
Ed i primi due LP dei Sonics, "Here are the Sonics" e "Boom!".
I Sonics sono stati quanto di più selvaggio e liberatorio il rock 'n roll abbia espresso in tutto l'arco che va da Elvis a Iggy Pop.
Sono sporchi, veloci, essenziali, 100% rock 'n roll.
Sono facce da college americano che scatenano la FURIA.
Non hanno "immagine".
Il cantante si chiama Greg Roslie e fa delle urla bestiali. Ma ha una stracazzo di voce.
I loro classici: ad esempio "Strychnine"
Che casualmente ma nemmeno troppo è ripresa nel primo LP dei Fuzztones, una formazione newyorkese guidata dal cantante Rudi Protrudi,
uno sfolgornate tamarro stile cugino cattivo di Fonzie ed una band di inquietanti tizi vestiti di nero più una fatalona bionda a titillare la tastiera di nome Deb O'Nair.
Li ho visti dal vivo almeno tre volte, in quel periodo: davvero grandi.
Energia rock 'n roll primordiale e rappresentata nella sua forma più selvaggia: Rudi Protrudi riceveva reggiseni e mutandine perchè se la tirava eccome, ma la band non fece mai il salto in una major.
E questo lo dico con tutto il rispetto per Rudi Protrudi nonostante quando c'è lui nei paraggi ogni tamarrometro va automaticamente fuori scala. Vedere ad esempio, il testo di "Bad news travel fast", una delle bonus tracks aggiunte alla confezione in CD, un pezzo della madonna costruito sul riff di "Locomotive breath" dei Jethro Tull su stessa ammissione di Rudi Protrudi.
Ma "Lysergic emanations" rimarrà un segno tangibilissimo del richiamo alle radici più selvagge, primordiali e sporche del rock 'n roll, quando è iniziato a scaturire il nostro blues, l'urlo del bianco che finalmente si unisce al blues del nero perchè il punto di contatto che è riuscito a far toccare il rock 'n roll (ed il blues ed il jazz prima di loro) è stato nodale nella storia dell'integrazione americana. La musica ha sempre parlato un linguaggio che si rapporta all'universalità e quello che bianchi e neri stanno usando da sempre come codice per riconoscersi semplicemente esseri umani è stato soprattuttola musica.
Così Little Richard iniziò ad urlare la sua condizione di gay nero (altamente consigliata a chi voleva vivere una vita di agi nell'America maccartista degli anni '50), Jerry Lee Lewis la sua condizione di teppista, Elvis muoveva il bacino e Vince Taylor impazziva ed informava un'allibita audience londinese di essere in realtà il Profeta Matteo.
I Fuzztones sono un'emanazione lisergica dei primi maledetti del rock 'n roll, del beat che meglio liberava l'energia sessuale, i testi sono iconograficamente rock 'n roll al 100%, boy and girl, schermaglie, ripicche, trombate e tradimenti, cattivocattivocattivo, ma ai tempi erano cose che facevano imbestialire mamma e papà.
Ne convengo che i testi che leggerete mancano completamente di analisi sociale, di consapevolezza politica e di qualsiasi cosa non faccia riferimento all'avere il cazzo ritto davanti ad una bella pupa dopo essersi fatto una sniffata di colla e bevuto stricnina, ma provate a puntare una pupa dall'occhio maliardo ballando sul ritmo di "Gotta get some", "Strychnine", "Cinderella" o "She's wicked". Il rischio di sdraiata in pista con reciproca soddisfazione è molto alto.
Vari pezzi di questo disco sono inchiodati alle scalette dei DJ's che gravitano nel sempre più misero circuito delle discoteche rock (o relative serate). A loro quindi si accompagnano nebulose immagini del Superficie 213 di Capezzano Pianore (LU) poi diventato KamaKama, quindi altro.
Gran bel posto, era lì che soprattutto le band italiane che avevano colto quel momento di ritorno del garage punk targato sessanta potevano suonare ed essere viste, tipo i Sick Rose di Torino o i senesi Pikes in Panic, ma al Superficie213 vennero anche personaggi del calibro di Nico, la musa dei Velvet, invecchiata ma sempre affascinate e tenebrosa, col figlio avuto da Alain Delon che sbatacchiava il tamburello nei pochi pezzi dove non suonavano altro che la sua voce tenebrosa ed il suo harmonium; il ragazzo aveva una randellata tra collo e colletto che stentavo a capire come cazzo riuscisse a stare in piedi. Anche lì era la metà degli anni '80. Durante il viaggio verso la discoteca i Fuzztones erano spessissimo nello stereo, non solo nel mio.
E la carica di questo disco è estremamente, rigogliosamente, assolutamente positiva.
"Lysergic emanations" era questo:
1-2-5
Well I was walking down the street on a four way tab
I found a young girl standin' under glass
her heart was black and her face was masked
A five dollar bill, that was all she asked
Now if I find a car I would go for a drive
I had no car but I had my five
I walked on over to her,
I said "what's your name?" "My name's Mary Jane and I live down the lane"
When I looked down the lane at the end I could see
A room full of clowns lookin' back at me
The line of executives formed to the right
And if I woulda stay I woulda stood all night
Well she opened up the door and said "go on in"
I walked in first and pulled down the shade
She said "Take it easy, baby don't be afraid....
You got nothing to lose you are at a Penny Arcade"
Bella, quel riff semplice e l'armonica da contrappunto ad ogni verso, anche quella semplicissima.
Rimanda da lontano la "Get off of my cloud" dei Rolling Stones, ma non ha ritornello, è una gemma garage da basso ventre, fa muovere, fa venire in mente una iperfica poi due poi un sacco, poi l'armonica ti sveglia, e poi "take it easy baby, don't be afraid......"
La cassetta di "Lysergic Emanations" è stata per un tempo immemorabile tra le top 20 della mia auto perchè iniziava con questo pezzo qua; uno di quei pezzi perfetti per i viaggi in auto, come del resto tutto il disco.
GOTTA GET SOME
Gotta get some! Yeah baby.....
Sittin' in class, waiting for time to pass
My eye on some girl, gettin' mad at the world
And when I'm out for the day, I meet some chick on the way
I say if you're free come along with me
When I get too close and the feelin' comes over me
Gotta get some!
On the beach, when it's just out of reach
All the girls gather 'round,
you know they're diggin' my sound
Holdin' hands in the sand,
we're getting wet, gettin' tan
I'm so ready to go, my mind's gonna blow
When I get too close and the feelin' comes over me
Gotta get some!
Every night when the feelin's right,
when the band is playin'
You know they're outta sight
i'm dancin' with my girl 'cause we're both uptight
You know it can't be wrong the way she turns me on
When I get too close and the feeling comes over me.
I gotta have my.....
After hours when we're hanging round
a crawded paw in town
You know that somebody's tired
Well it's too late for home,
y' know I'm on my own
and when she finally says that she'll smoke my bone
When I get too close and the feeling comes over me
I gotta get some.
Io amo questo pezzo.
Rudi qui è arrapato fracico. Il Megatruzzo che fa svenire le squinzie, il bad boy with the heart black as coal, direi che il testo meriterebbe un'esegesi con dovuti riferimenti soprattutto al "Simposio" di Platone o, perchè no, allargare un minimo l'aulicità di tale soavi liriche al "Cantico dei cantici". Tanto il senso è quello, deve essersi provvidenzialmente detto il Protrudi.
Devo averne un pò.
Yeah.
Amo questo pezzo perchè mi fa saltare, se sto scrivendo mi fa battere l'altra mano ed i piedi, se sto mangiando mi fa battere il coltello nel bicchiere, se sto trasportando un pesantissimo frigorifero per le scale lo volo di sotto da tre piani e comincio a ballare, se sto guidando faccio diventare il volante quadrato a suon di botte, se sto scopando non c'è bisogno di gotta get some.
JOURNEY TO TYME
Today, all hope fade away
Tonight, just a journey to tyme
Well I don't care if I ever come back
It'll be a quick trip that never ends
It's been such a sad sad day
I, I'm on my way
Down, kaleidoscope path
The wall I've captured I can't turn back,
won't never come back
Well, I've reached my destiny
Now, I reached my destiny
To be trapped in the walls of time
The wall I've captured, I can't turn back
I can't turn back, I can't turn back
I, I reached my destiny.
Bad trip, eh Rudi?
In realtà questo pezzo è dei favolosi Kenny and the Kasuals, una band di un certo rilievo nel panorama garage americano negli anni '60, dei quali vorrei assolutamente ricordare un eccezionale beat-punk con una incredibile tastiera ed un ritmo forsennato chiamato "In & out", forse uno dei più bei pezzi in assoluto del genere. "Journey to tyme" è un pezzo cupo come il testo, d'altra parte l'influenza psichedelica ha toccato con tutte e due le mani ogni genere musicale che avesse radici nel blues e questo è un rock ad alto contenuto lisergico ma caratterizzato dal riff iniziale che si ripete alla fine delle strofe . Anche qui niente ritornello, infatti, ma un riffazzo in rialzo semplicissimo e centrato che da solo vale il prezzo del biglietto.
WARD 81
I wanna tell you 'bout Ward 81
Admitted to observation
180 days
180 days 180 days
180 days, yeah
Administer the medicine
To my heart
Yeah, administer the medicine
To my heart
Behind barred windows, the walls are whispering
Gotta flip a switch
Pull out the stitches
Gotta flip a switch
Pull out the stitches
I'm ugly and nervous
Until I get my kicks
Don't like it through the eyelids
Rubber walls and lunatics
say yeah, administer the medicine
To my heart
Yeah, administer the medicine
To my heart
Behind barred windows, the walls are whispering
Gotta flip a switch
Pull out the stitches
Gotta flip a switch
Pull out the stitches
Canzone cupa ed inquieta, ambientata in un manicomio.
Una cavalcata psycho-ad-elica con crescendo e riprese avvincenti, un intermezzo che dovrebbe focalizzare il disagio mentale del protagonista mentre voci fuori campo intervengono come kapò che dettano legge & ordine laddove legge ed ordine non esisteranno mai.
A tanto arriva l'epica dell'outsider? Uh, pure più in là.
Poi però una volta messo su il pezzo prima di tutto si balla. Fino a diventare matti.
C'è il video, comunque.
Eccolo:
La formazione è quella originale di "Lysergic emanation, bene specificarlo perchè subito dopo quel disco i cambi di formazione sono stati innumerevoli.
Da notare il timbro delle tastiere della bionda (e bella, molto bella) Deb O'Nair che imperversa in tutto il disco dando quel tocco un pò oscuro e un pò retrò perfetto per una band di zombie tornati a camminare sulla terra.
STRYCHNINE
Some folks likes water Some folks likes wine I love the taste Of straight strychnine Well you may think it's funny, that I like this stuff Once you tried it, you can't get enough Wine is red, poison is blue Strychnine is good, for what's ailin'you If you listen to what I say You're gonna try strychnine someday Make you jump, it'll make you shout It'll even knock you out Some folks likes water Some folks likes wine I love the taste of straight strychnine Strychnine, hey! hey! Strychnine, hey! hey! Strychnine, hey! hey! Strychnine, baby...!
Attacco d'organo da chiesa eretica e riff.
Cazzo.
E poi via, si parte! Distruzione & devastazione, col rock' n roll più malato e scatenato di marca Sonics in onore delle stricnina, bevanda in uso nelle bettole di confine nel Sud profondo degli Stati Uniti. Un pezzo che risale al 1965, tanto per dare un'idea.
La versione dei Fuzztones è atomica, può far ballare anche i morti eccetto quelli andati in paradiso, ed è diventata a sua volta un classico. Se frequentate discoteche rock chiedetela al vostro DJ e lasciate esplodere la sala.
Vista dal vivo con ondate di decine e decine di figure umane poganti (tra cui il sottoscritto, naturalmente) è un rito liberatorio difficilmente eguagliabile.
RADAR EYES
Your radar eyes, your radar eyes Fly, girl, fly Cry, cry, cry Dry your crimson coated eyes Fly, girl, fly In your eyes I find hope I find hope in your radarscope In your eyes, your radar eyes Don't die, don't die, don't die In your eyes I find hope I find hope in your radarscope In your eyes, your radar eyes
In dog we thrust In dog we thrust In dog we thrust
Il primo lato si chiude con questo pezzo molto, molto acido dall'incedere molesto nel quale Rudi gigioneggia strafatto ma sempre in agguato. Appare anche il fantasma di Jim Morrison, che Protrudi deve aver venerato il giusto per riprendere certe cadenze maudit, pur essendo consapevole di non avere nè la poetica nè il portentoso carisma del Re Lucertola.
D'altra parte Rudi è un teppista rock 'n roll.
Non è un capolavoro ma un tassello funzionalissimo a questo disco.
CINDERELLA
Hey, hey, hey, hey, hey everybody I'm looking for a girl Now she's the sharpest one, in the whole wide world I wanna be her man I wanna catch her if I can I met her at the ball Y'know we danced all night Now when I kiss her lips, she really held me tight Disappeared by herself, when the clock strikes twelve Hey, hey, hey, hey, hey Cinderella Where have you gone? You know I found your glass slipper Just for you to try on I wanna be your fella Hey, hey, hey, hey, hey Cinderella She's got long black hair Stands about five foot two Now when she went away Y'know I found her glass shoe Now won't somebody tell me Just what am I gonna do, yeah, yeah, yeah, Hey, hey Cinderella I wanna be your man Hey, hey Cinderella I wanna catch her if I can I wanna be your fella Hey, hey, hey, hey, hey Cinderella
Altra cover dei Sonics, altro capolavoro rock 'n roll.
La Cenerentola del pezzo deve essere sicuramente una bad girl dai capelli striati di viola ed azzurro elettrico in minigonna di pelle e la scarpetta di vetro uno stivale con stiletto e fibbie cromate. Quando entra il ritornello è come dare il via all'ennesima danza sabbatica rock 'n roll.
Non nascondo che deicare un pezzo ad una donna degna di questa canzone sarebbe per me fonte di enorme eccitazione e viatico di un altrettanto scatenato rock 'n roll in orizzontale bombardato da luci psichedeliche, superalcolici e superdroghe con la mia Cinderella altrettanto schiodata.
A quest'età.
Vergogna (una sega).
HIGHWAY 69
Come on along, we'll take you down The road that leads the wrong way Leave your little world behind Nothing stands in your way Climb aboard the swingin' ride I'll fill the emptiness inside Now don't get left behind Just leave your mind behind Take a trip to Higway 69 Little girl your time has come The time to spread your wings I'll show you things you've never seen Beyond your wildest dreams Climb aboard that swingin' ride I'll fill the emptiness inside Now don't get left behind Just let your mind unwind take a trip down Highway 69 So don't get left behind Just let me blow your mind take a trip to Highway 69.
Non sia mai che Rudi Protrudi si smentisca con qualche mieloso testo da innamorato.
Una dichiarazione da delinquente per uno psycho-beat appena minore solo perchè inserito in un album di capolavori. Il gusto ed il timbro delle tastiere di Debbie sono sublimi. O forse è lei ad esserlo e per questo perdo ogni ritegno di critico. Chi se ne frega, dopotutto.
JUST ONCE
It's been a while since I saw you I saw you just today I wanted to ignore you Somehow, you got your way Just once, I wish you let me go Just once, I wish I'd say no Just once, I wish that you'd go I saw you in trouble Gave you my advice You kissed me just like before Tears in your eyes Just once, I wish you let me go Just once, I wish I'd say no Just once, I wish that you'd go It's been a while since I saw you I saw you just today I wanted to destroy you Somehow, you got your way Just once, I wish you'd let me go Just once, Iwish I'd say no Just once, I wish that you'd go Just once.
Ma il solenne lentone psychobeat contrassegnato dall'organo di Deb non poteva mancare.
Pezzo un pò sotto la media del disco ma via via con l'ascolto specialmente dell'intero disco ha una sua collocazione ed un suo perchè. La ballata dell'amore perduto non fa per i bad rockers come Protrudi e quindi voce suadente e nostalgica, qualche femmina non ha gradito abbastanza? No, è il distruttivo stile di vita rock 'n roll che è difficile da reggere, baby.
Così pure cantandolo dopo un addio beh, alla fine, avanti la prossima.
Diavolo d'un Protrudi.
(in realtà sembra sia una canzone dedicata a Deb O'Nair, che ha avuto un lungo e tormentatissimo rapporto con Rudi, rileggendo il testo però l'ha mascherata bene).
SHE'S WICKED
Said my baby's evil, said my baby's bad The gypsises stole my baby from her mom and dad Raised up in the hills On the wrong side of the tracks Tangle with my baby, you ain't never comin' back She's a voodoo child I hear the call of the wild She's wicked She's wicked She's wicked She's wicked She's got a mouthful of razor teeth And claws so needle sharp She'll set you off like fireworks And tear your flesh apart I know you won't take my advice When it comes your turn First she'll lay your soul on ice And makes your body burn She's a voodoo child I hear the call of the wild She's wicked She's wicked She's wicked She's wicked Said my baby's evil, said my baby's mean I asked her for some water And she brought me gasoline Raised up in the hills Where the werewolves howl Everytime the moon comes up You can hear my baby howl She's a voodoo child I hear the call of the wild She's wicked She's wicked She's wicked She's wicked Wicked!
Questo è il mio pezzo preferito del disco. Una danza voodoo/psichedelica dal beat saltellante che se non vi fa schizzare probabilmente è perchè non avete il corretto uso degli arti inferiori.
"She's wicked" è un altro classico, stavolta 100% Fuzztones e 100% psychobeat. Su pezzi come questo c'è poco da ragionare, let's dance and go wild!
AS TIME'S GONE
Woah, time's such a little thing I stand here and let it rain Those days are gone, walk out the door But for that girl time moves too slow As time's gone Only time can ease the pain How can I now refrain In the dark callin' out your name I walk alone But in time will be found The way to live on As time's gone Thinkin' back I start to pray My mind's all in a haze Look back on better days I walk alone But for that girl, time moves too slow As time's gone Yeah, as time's gone Woah yeah, as time's gone baby As time's gone
E non c'è tregua.
Questo pezzo evoca orge psichedeliche dirette da Russ Meyer, Psych-out, atmosfere lisergiche e pupe in minigonne optical scatenate sotto luci multicolori. Struttura semplicissima, beat irresistibile, i Fuzztones al loro meglio. Come il tempo andato.
LIVING SICKNESS
Sick within you people yellow heart within my soul
See me when I'm walking, for I a'm here and yet I'm not
6 or 12 people so cruel they make you want
I'm a living sickness
Sick within myself
Well I'm a walking ad for mental health
But you're not gonna put me on your shelf
I said no, no, no, no, no, no,
No, no, no, no, no, no, no, no, no.
Chiusura collo psicobotto.
Un malatissimo psychoblues egregiamente tastierato ed ancor più egregiamente interpretato. Lento, e rabbioso, il sigillo della malattia di un grande disco rock, che poi, una volta assimilato questo "Lysergic emanation" ci si accorge di quanto le etichette "garage" "beat" "garage punk" "psichedelico" "psychobeat" e "psychoblues" sono solo un riferimento ambiguo nell'infinito labirinto di contaminazioni che può contenere un semplice giro di tre accordi e due versi truzzi.
"Lysergic emanation" è uno di quei dischi che anche i non estimatori del genere possono apprezzare con soddisfazione soprattutto da chi ha ancora gli ormoni del ventenne in circolo; per i frutori di Viagra, prego accomodarsi al settore crooners o a roba tipo Diana Krall o Portishead o la Bonzo-dog-doo-dah-band se si è sufficientemente gonfi di sostanze illegali in quantità illegali.
Ha il raro dono, partendo da un impianto di base spudoratamente sixties, di aver condensato il verbo rock 'n roll dei venti anni percorsi senza cedere le armi a tentazioni sputtanatrici di alcuna sorta. Non li vedrete su MTV. Negli anni Rudi Protrudi ha inciso anche altre cose di spessore notevole come l'EP insieme a Screamin' Jay Hawkins, il grande bluesman di "I put a spell on you", cioè questo viso qui:
Ha raggruppato un manipolo di delinquenti con cui ha donato il suo tributo al chitarrista Link Wray ed ha cambiato, stravolto, rifatto, strafatto millemila volte i suoi Fuzztones; ogni tanto viene in tour in Italia, ha i suoi annetti ma se la cava ancora alla grandiosa. Ha anche collaborato al disco di Dome La Muerte & the Diggers, il gruppo dell'ex chitarrista di Cheetah Chrome Motherfuckers e Not Moving, nomi dell'Italia che fu e che probabilmente non ci sarà più.
Magari più in là vi presento qualcuno.
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bravo, bella recensione, adoro i fuzztones, e li ho suonati per anni con gli Highway 69, gruppo garage rock di Sassari, che ha preso il nome dal omonimo brano...
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